S. CECILIA ( martire - festeggiata il 22 novembre)
Date sconosciute.

In qualche data incerta una matrona di nome Cecilia fondò una chiesa nel quartiere di Trastevere a Roma; alla sua morte il suo corpo fu sepolto in un posto d'onore nel cimitero di San Callisto. Non si sa nient'altro di lei, ma nell'anno 545 veniva chiamata Santa Cecilia e onorata come martire ed era stata scritta una Passione di santa Cecilia. Secondo questo documento ella era una ragazza cristiana di rango patrizio che era stata promessa a un giovane pagano, Valeriano. Nel giorno delle nozze lei lo informò che aveva consacrato la sua verginità a Dio e lo convinse a rispettare questo voto e a farsi battezzare; anche il fratello di Valeriano, Tiburzio, si fece cristiano. Infine i due fratelli furono arrestati e messi a morte come cristiani ostinati insieme a un uomo chiamato Massimo. Poi Cecilia fu portata davanti al prefetto e avendo rifiutato di compiere un atto di idolatria, fu condannata a essere uccisa per soffocamento nel bagno della sua casa. Il vapore e il calore non riuscirono  a ucciderla e così fu mandato un soldato a decapitarla; questi sferrò tre colpi inefficaci e lei fu lasciata ad agonizzare per tre giorni prima di morire. Dopo di ciò la sua casa fu trasformata in chiesa. Valeriano, Tiburzio e Massimo sono personaggi storici: erano martiri romani che furono sepolti nel cimitero di Protestato, ma non si sa null'altro di loro.
La storia così com'è delineata qui sopra può essere considerata un'invenzione, ma solo in tempi recenti gli studiosi sono stati in grado di farvi luce; dal VI secolo in avanti santa Cecilia, vergine e martire, è stata molto onorata dai cristiani d'Occidente. Dal XVI secolo è considerata la patrona dei musicisti: la
Passione narra che, mentre i suonatori facevano musica durante il suo matrimonio, ella cantava a Dio "nel suo cuore" e da questo può essere nata l'idea; spesso si vede un organo come suo emblema.

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