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S. CAMILLO DE LELLIS (fondatore - festeggiato il 14 luglio) Nato negli Abruzzi, 1550; morto a Roma, 1614; canonizzato 1746.
Dai diciassette ai venticinque anni Camillo de Lellis fu un soldato di ventura. Fisicamente era un uomo molto grosso, di temperamento impetuoso e così dedito al gioco che alla fine perse tutto e dovette mettersi a lavorare come manovale in una fabbrica. Nel 1575 un sermone produsse un grande cambiamento in lui; tentò due volte di entrare nell'ordine francescano, ma dovette rinunciarvi a causa di un male a una gamba che lo tormentò per tutta la vita. Le sue sofferenze personali attirarono la sua attenzione su quelle degli altri ed egli offrì i suoi servigi all'ospedale romano di San Giacomo, di cui alla fine divenne economo. Quest'esperienza gli aprì gli occhi sullo stato spaventoso degli ospedali e sulle enormi inadeguatezze e spesso brutalità del loro personale. Su consiglio di san Filippo Neri fu ordinato prete nel 1584; aveva già cominciato a organizzare una congregazione di preti e di fratelli laici, i Ministri degli Infermi, che dovevano assistere gli ammalati sia negli ospedali che a domicilio. Prima della fine del secolo san Camillo aveva aperto altre case e ospedali a Napoli e altrove e mandò la prima unità ospedaliera mobile di cui si abbia notizia ad assistere i soldati sul campo di battaglia. Insistette su innovazioni quali finestre aperte, diete appropriate e isolamento dei casi contagiosi; i suoi preti erano sempre a portata di mano per assistere i moribondi e l'esperienza gli aveva insegnato la necessità di prendere particolari precauzioni perché i pazienti non venissero sepolti mentre erano ancora vivi. La sua salute peggiorava sempre di più, con una complicazione e varie disfunzioni e nel 1607 egli rinunciò alla direzione del suo ordine ma continuò a visitare personalmente i suoi ospedali e a servire i pazienti fin quasi al giorno della sua morte. San Camillo de Lellis è il santo patrono degli infermieri e dei malati.
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