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S. NORBERTO (vescovo e fondatore - festeggiato il 6 giugno). Nato a Xanten. 1080; morto a Magdeburgo, 1134; canonizzato 1582.
San Norberto proveniva da una nobile famiglia della Renania e fino ai trentacinque anni circa condusse la vita di un cortigiano in corti principesche, benché fosse un chierico degli ordini minori detentore di diversi benefici. Poi, essendo sfuggito per poco alla morte, si convertì improvvisamente e fu ordinato prete, ma l'entusiasmo del suo nuovo spirito riformatore esasperò alcuni ecclesiastici di Xanten che nel 1118 lo denunciarono come un predicatore non autorizzato e un ipocrita. Allora egli rinunciò ai suoi beni in favore dei poveri e andò da papa Gelasio II, che a quel tempo si trovava in Linguadoca: il Papa gli diede libertà di predicare ovunque gli piacesse, cosa che lui fece con molta efficacia nella Francia settentrionale. A Valenciennes incontrò il giovane prete Ugo di Fosses e nel 1120 i due diedero vita a una comunità di canonici regolari nella valle di Prèmontrè presso Laon; iniziata in modo molto modesto, essa divenne rapidamente un ordine, quello dei Canonici Premonstratensi, con altre abbazie e priorati. Intanto san Norberto continuava, quando ce n'era bisogno, la sua predicazione itinerante in Francia e Germania e nel 1126 fu scelto come arcivescovo di Magdeburgo. La diocesi era in cattivo stato e Norberto ne assunse la direzione con il suo abituale vigore. Incontrò molta opposizione, specialmente da parte del laicato quando intraprese il recupero dei beni della Chiesa alienati irregolarmente; più di una volta si attentò alla sua vita. Nel 1130 usò tutta la sua influenza per sostenere la causa di papa Innocenzo II nella lotta contro l'antipapa Pierleoni e poco prima della sua morte fu nominato cancelliere per l'Italia dall'imperatore Lotario II. Pur essendo vissuto appena vent'anni dopo la conversione, san Norberto lasciò un'impronta sulla sua epoca, specialmente attraverso la fondazione dei canonici regolari premonstratensi, il cui modo di vivere era una via di mezzo fra quello dei monaci e quello dei frati del secolo successivo. Nel 1627 le reliquie del vescovo furono traslate da Magdeburgo alla chiesa dell'abbazia del suo ordine a Strahov, presso Praga. Il suo emblema è un ostensorio.
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