Casella di testo: * Cesare Felici *
Casella di testo: Cesare Felici è nato a Buti il 18 luglio 1928, in località Panicale e più precisamente il Colletto.  Agricoltore come il padre prima, poi corbellaio, poi ancora olivicoltore fino alla pensione. L'essere nato a Panicale, nella terra e vicino alla casa di Pietro Frediani ha sicuramente influenzato questo cantore del tempo scorso, dei luoghi perduti ma non dimenticati.  Come per tutti i poeti popolari un'altra notevole fonte di ispirazione è quella celebrativa e il Felici è un attento osservatore dei fatti e delle ricorrenze del nostro Paese, come mostra in altri suoi lavori.
Casella di testo: L’USIGNOLO DEL BOZZO DEL GHIZZINO

Quante volte ho ascoltato il tuo bel canto, 
l'estate di quei tempi ormai lontani, 
quando abitavo nella casa accanto 
e tu al Ghizzino in mezzo a quegli ontani.

La tua melodia era un incanto 
e non andasti mai agli altipiani 
perché sapevi che t'amavo tanto, 
molto tempo è passato e tu rimani?

Vorrei sapere un po' dove sei andato 
o sei rimasto sempre nel confino?
Venni più volte ma non ti ho trovato

perché volevo esserti vicino, 
sapessi quante volte ti ho sognato 
che stavi ancora al bozzo del Ghizzino!
Casella di testo: LA MIA CASA NATIA

Da molti anni non c'ero passato,
ci mancò poco mi schiantasse il cuore 
pensando, in questa casa ci son nato, passando gli anni dell'età del fiore.

Con passione ci avevo lavorato 
adorando quel posto con amore, 
sono rimasto molto sconsolato 
e non ho retto, ho pianto di dolore.

Non ho trovato più la mia fontina 
né il bozzetto in cui ci si lavava, 
il forno era andato alla rovina

dove mia madre il pane lo sfornava, 
l'oliveto coperto dalla spina
che alla peggio o meglio ci campava.