Casella di testo: * Giuseppe Masoni *
Casella di testo: Giuseppe Masoni nacque a Buti il 25 giugno 1912 e morì il 30 ottobre 1984.  Di carattere deciso e determinato, dovette sopportare i dolori e i traumi di un intervento chirurgico alle corde vocali e alla gola.  Di professione fu cestaio.  Pochi sapevano che scrivesse e quando già era menomato dall'operazione, incontrando qualche poeta, non perdeva l'occasione per mostrare le sue ultime poesie.  La sua poesia è molto ritmata e scorrevole, come una danza serena e talora giocosa, spesso seguita da un finale di crudo realismo.  Amava molto leggere ed era un ammiratore dei maggisti.
Casella di testo: SOGNI CHE SI AVVERANO

Era scura la notte, e il freddo vento 
sibilava tra gli alberi sfrondati 
fischiava come un suono di lamento 
strisciando sui rigagnoli gelati 
su tutta la campagna lenta e greve 
scendeva a fiocchi candida la neve.

Che silenzio nell'aria... che deserto! ... 
Neppure un'alma sulla bianca via!..

... quando vidi avanzar con passo incerto 
un'ombra che veniva a casa mia 
io gridai: chi bussa alle mie porte?  
Quell'ombra sussurrò:sono la morte
Casella di testo: L’USIGNOLO E IL CUCULO

Un grazioso usigno
lo posato sopra un pino 
stava melodiando 
un gorgheggio divino.  
Nella notte espandevasi 
con grazia ed armonia 
del fragile uccelletto 
la dolce melodia.
Il suo canto sublime 
trasportato dal vento 
ora sembrava acuto 
or flebile lamento.
Gli altri uccelli tacevano, 
sia i grossi che i piccini, 
ascoltando estasiati 
il re degli uccellini.  
Quando da un alto ramo 
incominciò a gracchiare 
uno stupido cuculo 
che lo volea imitare; 
poi pavoneggiandosi 
si spollaiò ben bene 
e dìsse all'usignolo: 
come si canta bene!