Giuseppe Cavani

ARTIGLI AGGRAPPATI AL CIELO

 

Piante nude

vi guardo

in un mattino freddo

da una finestra

di una stanza troppo vuota.

Come scheletri umani...

autunno di una vita che si spegne...

mani scavate tra le nuvole

cercano...

raschiano il cielo

con 1'anima segnata

dagli anelli del tempo.

MASCHERE

 

Tante maschere

fatte di nulla

per nascondere un perché

irreali

fatte d'ipocrisia

per un presente che così non è.

 

Sprofondi per cercare

in un pozzo senza fine

una faccia senz'anima

che non somigli a te.

 

Forme contorte

come filo di fumo

svanirete nel vento

in un mondo

che per le maschere non è.

 

IL PRESENTE

 

Sono il presente

1'attimo fuggente

che lasci

nel sogno della vita.

 

Passo inafferrabile

per un viaggio

illimitato nel tempo.

 

Soddisfo illudo

amareggio allieto

appago rattristo

i sogni del pensiero.

 

Lego in un attimo

tenebre luce odio e amore

che sciolgo nel passato.

 

Sono il presente

vengo dal futuro

con balle di speranza

ma lascio poco o niente.

I MIEI FIGLI

 

Se mi domandassero:

che hai fatto nella vita?

Non cose grandi risponderei.

Niente non lo potrei dire

perché ho dato

1'amore

la vita

non a parole e sogni

ma realtà

che ha preso volto

sono i miei figli

che molto

molto di più

hanno dato a me.

LA MERETRICE

 

Sola tra tanti

in un tramonto

che nasce al mattino

nulla è il giorno della mia vita.

 

Vendo la carne

donando 1'amore

per pochi istanti

rendo felici ombre aI mio cuore.

 

Men d'una rosa

dura il mio fiore

cadono i petali...

senza profumo è per me 1'amore.

 

Falena notturna

svanisco alla luce...

con ali di cera

volo verso il Sole