POCO COLORE

 

Cantavi ai primi raggi

dell'aurora

nei tuoi canti si leggevano

segrete donazioni.

 

Ora guardi fissa il tramonto

effigiata su marmo bianco;

riverberi di sole morente

arrossano il tuo viso

come a voler ridarti

la tua vita.

 

Ah! Come ti sento

lontana in questo

profondo silenzio

e quando ti richiamo

di ritornare forse tu

non senti, remota

come sei o forse

tristezza ti trattiene:

(adoravi i fiori)

forse intorno a te

poco colore ha

il geranio ed il fiordaliso.

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SPOSA

 

Ridente come il sole

prepari il dolce nido:

gerani sui terrazzi

gerani sui davanzali

arredi sete trine colori

per il tuo sogno

che si appaga

del dono dell'amore.

Come un giglio bianca

lo vai poi a consacrare.

Ti schiudi poi nell'alcova

come un fiore fresco

al primo sole

ad accogliere il polline

per creare il tuo altare

dove fra pene e amore

contrai aritmie di cuore.

Iddio così ti volle

per conservarle la vita:

pianta che si spreme

per far crescere il rampollo

cresciuto nel suo grembo

dal profondo calore.

FIGURE D'IERI

 

La calura insistente

schiantando la terra

angosciava il suo cuore

il grano piegava il filstuco

e stava per cedere;

più nemmeno un sorriso

brillava sulla sua bocca.

Ma quando una nuvola nera

appariva sull'orizzonte

e vi splendeva il baleno

mentre la donnicciola

tremebonda si faceva

più volte il segno

della croce, lui

come impavido eroe

gridava rivolto al cielo:

più forte! Più forte ancora!

e ringraziava commosso Iddio

e s'inginocchiava a pregare

col fervore d'un angelo.

NOTTE, LUNGHISSIMA NOTTE

 

Quando rifletto

nei giorni dei sospiri

mi sento

fra teste canute luccicanti

caduco come una foglia

su un albero d'Ottobre

che vedendone cadere

qualcuna trema

di spavento prima

che passi il vento.

 

Gli spazi ho chiusi

e l'orizzonte che non spazia

in lontananza.

 

Gli affetti hanno profumo

come pallidi fiori

di Novembre.

 

E con questo cuore

che non mi fa sentire

più quello di una volta

quando cadono le ombre

della sera

mi mettono dentro

un tal grigiore

che mi fanno pensare

alla notte,

lunghissima notte

che non avrà più il fiore

dell'aurora.