GLI ANGELI TERRENI

Dolce rifugio sono

della mamma le braccia

quando ti fa arrossire

timidezza.

Basta che tu accenni

di volere qualcosa

che mamma andrà dovunque

a coglierti le cose

che vorrai.

La linfa che trarrai

dalle sue tenere mammelle

sarà meglio di quella

che alimenta un fiore

perché il suo stelo

non avrà d'amore.

Correrai per i giardini

magici dorati del suo

sogno verso traguardi

felici dove non ci saranno

ostacoli contro il tuo

volere.

Solo quando dovrà consegnarti

al reale impatto con la vita

sarà ansiosa per te

e le sue preghiere

avranno lunghe le braccia

e ti raggiungeranno dovunque,

sempre.

L’Iddio dei cieli

ascolterà gli angeli terreni.

 

Attilio   Gennai

FA PENSARE ALLE ANIME

DEI SANTI

Sfarfalla la neve fuori ed ha

atterraggi felpati; il fitto fiocchettare

ha composto in breve

un tappeto immacolato.

Fa pensare alle anime dei Santi.

Mano premurosa di donna

i vasi dei fiori

ha subito levato dal balcone.

Il passerotto inconsapevolmente

abusivo ha occupato il nido

di rondine ora che essa

abita nella casa di sole lontana.

Tutto è immoto e solitario

come nelle foreste di abeti del nord.

I bambini vedendola

cadere hanno grida felici.

Si pensa a slitte trainate da renne

imbacuccati in vesti di pelliccia

di orso bianco

alle bellezze dolci di donne

scandinave.

Potesse un po' benefica cadere

sull'anima degli uomini

l'essenza immacolata del Vangelo!.

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VIVERE DA UOMO

 

Non mi sono mai perduto

a filtrare sabbie dorate;

la sincerità la lealtà

l'onestà le faccio

scorrere come ruscello

di alte rupi

limpido mormorando

per il suo letto

senza che trovi rivoli

laterali d'acque morte

ed amo il sogno e la poesia.

Non voglio, va bene!

le tasche francescane,

così alta non è la mia

anima di mortale

per l'immortalità:

non cerco che di vivere

da uomo.

GLI OCCHI DI MAMMA

 

II tempo sul tuo volto

addensa le nebbie

dell'oblio

ma i tuoi occhi dove

riluceva l'amore

le rendono evanescenti

mamma!

Occhi che turbarono

solo l'ira benevola

e l'ansia per la nostra

salute.

Nell'estrema crisi

avendo impedita

la parola dal morbo

il tuo sguardo parlò.

Insieme al doloroso addio

esprimeva un'ultima

raccomandazione un' ultima

benedizione.