QUEL PROFUMO DI DONNA                   di Argia Bonaccorsi

 

 

Nel lontano 1959 abitai in via rio Magno, in quel tempo il rio Magno era un giardino, le acque chiare scorrevano veloci verso gli emissari, poco distante dal distributore di Parigi e il maniscalco Brustone, dì rimpetto avevo quell'artista di Baggiolino; ricordo... il primo giorno

della settimana faceva festa (non lavorava) veniva nel nostro laboratorio di cesteria, veniva a trovarci portando con se il mandolino di cui era un virtuoso.... sapeva che ci piaceva l'operetta, mettendosi seduto con il mandolino a tracolla iniziava a suonare e cantare con noi... mio nonno era un pò geloso.. batteva i piedi con stizza dicendo:  ho guarda, ha quante me, ma che si può sopportare! Stringendo la sua immancabile pipa tra i denti.  Li.. sotto l'arco della caratteristica millenium  abitava una bella donna dalla carnagione porcellana, i capelli neri scendevano con grazia sulle spalle, vestiva semplice ma con gusto.

La guardavo pensando.... credo sia bella come la Pia Tolomei vissuta nel 1200 (Dante Alighieri nella Divina Commedia la incontrò al purgatorio nel canto quinto; nel darsi l'addio disse: ricordati dì me che son la Pia, Siena mi fé disfecimi Maremma) mori dimenticata quel profumo di donna.

Della donna dalla carnagione porcellana notavo ...qualche lacuna, certe volte nelle giornate estive quando l'aria, volgeva al vespero e il vento aleggia tra i rami il sussurrar di una, melodia... la madre usciva con lei per una passeggiata, a tempo libero anche il marito. Così nel silenzio de l'imbrunire guasi fosse un rituale fatto con amore e pazienza.

 Spesso la si vedeva passeggiare lungo il rio Magno sulla strada campestre di vagliaio

(vagliaio... mi porta a memorare le corse fanciullesche coi fiaschi di vetro e brocche

di rame in mano, verso la fontana, dall'acqua gelata, la chiesa secolare della magginina e le belle serenate dei giovani butesi a tarda notte un pò ebrezzi). Essa ormai cedeva a non ritrovarsi, quella malattia era fiorita dando alla luce un bel bambino. si sa in questi casi è lungo il cammino de' io di quel' io che si è soffermato in quel sogno; non c'è gemma preziosa cui possa ridarlo, ma solo l'amore di chi li circonda a farli ricordare di essere donna.

 

L'aspetto è importantissimo da non trascurare; vanno incoraggiate no' l’estinzione della persona..... a volte si sente tra il popolo ci sia il popolino, che trabocca di ignoranza e menefreghismo fatto di inesorabili discorsi. Fin qui può anche andare bene per questi ma almeno abbiamo la correttezza, di non attizzare altri, esiste chi entra in ballo lasciandosi trascinare, meglio non prenderci musica prima di fare del male a chi veramente soffre e si sente isolato vivendo nel silenzio innocente come un animale impaurito, ma lucido della sua personalità … quella che domina la quiete dei sensi nella attesa del risveglio da un lungo letargo e ritrovare quel profumo di donna.

Col tempo e nella età matura ho conosciuto altri casi dove: anche Dio è dimenticato e la povertà è più miserabile guasi su l'orlo del profondo, ho avuto la gioia di aiutarle portando un sorriso lottando con loro ad avere fede, a risalire la rupe' verso Dio. Basta il segno della croce per chiamarlo e riprendere la giusta via. Così in questo periodo estivo 2006 ho aiutato una famiglie, benché sono stata oggetto di schermaglie da un paesano conosciuto nel età novella, non l'avrei creduto così aspro e aggressivo … erano un po tutti nella sua famiglia …  non conoscevano la dimensione della cortesia, ma erano altri tempi.

II nome di questa figura è Eva (nome non proprio) donna un po strana. Essa vive nel suo personaggio la tormenta del suo dolore sopportando le cattiverie altrui. 37 anni fa il primogenito di Eva, alla età di quattro anni subì un incidente grave; per un miracolo è salvo

ma … è evidente la grande cicatrice sulla fronte (sembra un solco) il ragazzo a volte mi dice: chi vuoi mi prenda mettendosi la mano sulla fronte; ancora Eva ha perduto il secondo genito sempre investito dalli stesso autista, poco dopo la morte del marito.

Sfido chiunque dopo questo olocausto non si lascerebbe andare, quando il subcosciente l'abbandona e l'età fiorente del sorriso se ne va e tutto quello che nella povertà è bello e quel poco è tanto che ci fa sentire ricchi non esiste più.

Raramente nel tardo meriggio estivo passeggiavo con il mio cagnolino fra duplici villette, sotto i riflessi dell'ultimo raggio di sole vicino la casa di Èva … lentamente volgevo lo sguardo, la conoscevo molto poco non volevo metterla a disagio. Quel giorno con mia sorpresa mi invitò a sedermi vicino a lei, ne fui felice... si scambiò alcune parole di convenuto all'ombra degli alberi di nespolo del suo giardino notai dove poggiava i piedi, il terreno era umido la terra fine perciò

facile a sporcassi cosi dissi: vuoi ti aiuti a riordinare la casa e il giardino? Lei perché:.. tanto si deve andare lassù mentre girava la sigaretta tra le dita (per lei ormai è l’unico sostegno).

Una mattina, di questo mese il primogenito è venuto a trovarmi... era un po’ confuso e timido, tutto di un fiato dice: la mia mamma è all'ospedale puoi venire ad aiutarmi? Èva in quel periodo era molto trascurata (credo che il pettine non conosceva più le sue chiome) a causa della luce

non pagate, per alto conguaglio, era dal mese di marzo che non mangiavano un piatto caldo così c'è stato il ricovero.

Sorridendo annuii, così sono andata dove il disordine regnava, insieme; abbiamo riordinato la casa e il giardino; ho imparato a conoscere il ragazzo, é buono sensibile ama la musica la fotografia è molto bravo; è un ragazzo chiuso, ma pieno dì dote rispettosa (più dei sapienti) Il giardino è venuto bello con tutta la ghiaia bianca e fiori d'intorno a conche e vasi di coccio, 1'ho fatto per Èva per ridarle quel profumo di donna. Nessuno deve perderlo, nessuno ha il diritto dì calpestarlo o giudicare con frasi che poi un domani possono ricadere gocce sulle nostre generazioni.

Senghor diceva: le donne bianche non profumano come le donne del mio Senegal.

No ogni donna é donna, ed ha là sua storia e il suo profumo ed è sacro e inviolabile, queste e altre ancora di più.

 

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