Il Dott. Targioni Tozzetti famoso viaggiatore e naturalista durante un suo viaggio a Buti nel 1742 lo descrive così.

Questo posto è un insieme di case appiccicate con al centro due strade a forma di cerchio chiamate via del Castello.  Ancora oggi l'aspetto di Castel Tonini non differenzia molto da quello che ci ha descritto il Targioni Tozzetti nel 1742.  Benché oggi molti dei suoi palazzi presentino restauri recenti altri non possono nascondere le loro antiche origini, osservandoli attentamente si può scoprire addirittura che ce ne sono alcuni con porte e finestre murate.  Questi palazzi sei-settecenteschi sono le case dove alcuni secoli fa abitavano nobili famiglie di Buti, tra queste vorrei segnalare quelle dei Giunti, dei Banti, dei Petracchi, dei Pelosini, dei Berti, dei Lorenzani; dei Pardini.  Castello veniva scelto per la sua piacevole posizione.

Andiamo adesso a conoscerlo un pò meglio.  Castel Tonini è quello che negli antichi tempi era chiamato semplicemente il castello, il nome gli deriva dai Tonini cavalieri pisani che avevano molti possessi in Buti e dintorni.

Abitavano in castello in via Francesco di Rocco Tonini (oggi il n. 37 di via Marianini), questa casa fu fatta costruire dai fratelli Vincenzo e il Pietro figli di Matteo Tonini, palazzo nell'aggiornamento catastale dell'anno 1640 fu stimato scudi 100 ed era così descritto: una casa con stalla e grotta e sue appartenenze in luogo detto castello; possedevano inoltre un cospicuo patrimonio fondiario che comprendeva fra l'altro quel gruppo di case centrali dalla fonte al vicolo di mezzo.

Lì di faccia vi avevano già casa di abitazione altri Tonini di Buti Francesco e Alessandro che han lasciato il ricordo di se sulla facciata di questo palazzo (oggi castello Schiavini Cassi).  Questo palazzo passerà  per eredita dai Tonini ai Lorenzani e sempre per eredità ai Serughi per finire alla famiglia Pesarese degli Schiavini Cassi.  Ho voluto fare queste precisazioni perché fino ad oggi è stata fatta molta confusione su questa importante famiglia butese.

L’aver voluto far passare la "Villa Medicea" per - "Villa Tonini"- ha anche in parte messo in ombra questo interessante palazzo che invece fu la dimora in Buti della nobile famiglia Tonini.

Ma ritorniamo a parlare di castel Tonini... Intorno a questo Castello edificato su più antiche costruzioni si estende il borgo un tempo cintato ne fa fede la porta posta a levante in cima alla rampa di via Marianini.

Castello è stato inoltre residenza per gli amministratori Granducali (i Medici), qui i capitani di parte della città di Firenze avevano nell'anno 1556 una torre e vicino una casa di abitazione (A.S.P. FF. 2264), e questo possesso si trovava sulla parte alta di castello nel luogo dove oggi vediamo il palazzo denominato non erroneamente Villa Medicea.  Questo edificio venne ampliato sulle fondamenta di diverse case verso la fine del 1600 (1676 A.S.P. FF. 2596) dal Sig.  Pier Maria di Domenico Petracchi, già residente in castello e amministratore della fattoria Medicea delle Cascine.  Nei primi anni del 1700 Giovanni Mattia Berti acquista dal Petracchi la prestigiosa villa Medicea.

Nel 1767 (A.S.P. FE Coll. 2602) Giovanni Berti vende questo palazzo a Santi Banti. Seguiranno poi la famiglia Danielli e famiglia Spigai. Una giunta successiva a questo palazzo è costituita dalla Chiesa di San Rocco costruita come cappella gentilizia nell’anno 1637, al suo interno l'altare presenta un dipinto in olio su tela del 1679 firmato Gio Maria Reggi raffigurante la Madonna della neve e San Rocco; il culto a questo santo si sviluppa con l'epidemia di pestilenza che colpì Buti nel 1632, in quella circostanza castello subì fatti eccezionali denunciando alcuni morti e molti casi infetti... Altro dato storico di un certo interesse è quello che riguarda l'anno della sua fortificazione.  Da un documento rintracciato risulta che questo castello è sorto nella prima metà del 1200 a difesa della verruca contro le soldataglie ed era così descritto: una torre con due gruppi di case ai lati di questa struttura con al centro una piccola piazza (oggi piazza della chiesa), nella parte meridionale del paese.

Una curiosità, via di Borgarina una volta detta Bulgarina questa strada fu così chiamata da quando truppe venete formate in gran parte da gente arruolata in Bulgaria (chiamate gli stradiotti) vi posero il loro accampamento durante le guerre tra Pisa e Firenze nell'anno 1496.

Questo era Castel Tonini di ieri attraverso le immagini andiamo a conoscere quello di oggi.

P.S.: Una maggiore e più ampia documentazione riguardo a castello e al nostro paese sarà oggetto di una prossima pubblicazione.

Si ringrazia del prezioso aiuto fornitoci per la ricerca storica il dott.  Giovanni Benvenuti.

Rossano Rossi

Per la contrada di San Rocco

Casella di testo:  
Contrada San Rocco

San Rocco si aggiudica  il primo premio per la sfilata storica 2012

Contrada S.Nicolao

Contrada Pievania

Contrada S.Michele

Contrada S.Francesco

Contrada la Croce

Contrada San Rocco

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